CV in inglese: guida definitiva per scrivere un CV perfetto
Stai cercando nuove opportunità di lavoro oltreconfine? Vuoi inviare la tua candidatura in Gran Bretagna, Irlanda, Stati Uniti e in altre parti del mondo? Oppure in Italia, ma in un’organizzazione o azienda internazionale? Quello che ti serve è un CV inglese, che non è soltanto la traduzione di quello italiano. Si tratta di un altro format, che a sua volta si distingue in “CV” britannico/europeo e “resume” statunitense: scopri come farlo a regola d’arte nella nostra guida step-by-step.
Che cos’è un CV in inglese?
Un CV in inglese non è soltanto la traduzione del tuo CV italiano: è un curriculum che risponde alle convenzioni in uso nei paesi anglofoni, in primis Gran Bretagna e Irlanda, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda. Vedremo esattamente come strutturarlo nel corso dell’articolo.
Ma prima chiariamo un altro punto. Il CV in inglese serve anche per inviare la candidatura ad aziende e organizzazioni internazionali, pressoché ovunque abbiano sede, e in generale per cercare lavoro fuori dall’Italia.
L’inglese continua a essere la lingua più parlata al mondo, e viene di norma usata come lingua franca globale anche tra paesi non anglofoni, consentendo comunicazione efficace e collaborazione tra professionisti di ogni nazionalità. E negli ambiti più diversi, dal turismo al commercio, dai lavori creativi alla finanza, per non parlare del settore medico-scientifico e di quello tech e IT.
Un CV in inglese fatto come si deve, in sostanza, amplia drasticamente lo scenario delle opportunità lavorative. Bisognerebbe sempre averne uno pronto per l’uso, accanto a quello italiano.
Infine, non bisogna dimenticare che un CV inglese serve anche per rispondere agli annunci di aziende italiane, con sede in Italia, che hanno scambi e relazioni con altri paesi, e che sempre più di frequente richiedono il curriculum in lingua, oltre a scrivere la job description in inglese e a richiederne la perfetta conoscenza, sia parlata che scritta. Competenza che viene testata, innanzitutto, proprio dal CV in inglese.
American English VS British English: quale usare?
Nel curriculum in inglese è meglio usare il British English o l’American English? Dipende esclusivamente dal destinatario del CV.
Se si tratta di un’organizzazione o azienda che ha sede in Gran Bretagna, o in altre parti del mondo ma di proprietà britannica, allora ci vuole il curriculum in inglese UK. Se ha sede negli Stati Uniti, o altrove ma è di proprietà statunitense, allora occorre il curriculum in inglese USA.
Nel dubbio, verifica il sito e le comunicazioni ufficiali dell’azienda. E, una volta effettuata la scelta, fai in modo che sia coerente in tutto il documento.
A questo scopo basta fare attenzione al vocabolario, perché alcune parole sono diverse, e allo spelling, che spesso presenta delle piccole variazioni, come mostrano queste due tabelle, la prima di termini genericamente legati all’ambito professionale, la seconda con un elenco di ruoli.
Parole legate al lavoro: differenze tra UK e USA
UK English
Analyze
Behaviour
Catalogue
Centre
Customise
CV
Enrolment
Labour
Licence
Practise
Programme
Specialisation
USA English
Analyse
Behavior
Catalog
Center
Customize
Resume
Enrollment
Labor
License
Practice
Program
Specialization
Professioni e ruoli: differenze tra UK e USA
UK English
Barrister
Caretaker
Chief Executive
Estate Agent
Headteacher
Managing Director
Postman
Solicitor
Shop Assistant
USA English
Attorney
Janitor
CEO
Real Estate Agent
Principal
CEO / President
Mailman
Lawyer
Sales Clerk
CV, resume, curriculum in inglese e in italiano: istruzioni per l'uso
Sul piano della lingua, la questione è semplice: “CV” è il termine britannico, “resume” quello statunitense. Sul piano dell’uso, le cose sono un po’ più confuse. Cerchiamo di chiarirle.
Se ti stai candidando in un’azienda negli Stati Uniti, dovrai inviare un “resume”: un documento breve e conciso, che include esclusivamente competenze ed esperienze funzionali alla candidatura e non supera una pagina.
Il CV o curriculum vitae, invece, descrive nel dettaglio tutto il percorso del candidato, ma negli USA è necessario soltanto in ambito accademico (include pubblicazioni, docenze, partecipazione a convegni, e per questo può occupare più pagine).
Se ti stai candidando per un lavoro in Gran Bretagna, ti verrà chiesto un “CV” o “curriculum vitae” (perché, come abbiamo detto, questo è il termine britannico), ma dovrai inviare un documento che ha caratteristiche analoghe a quelle del “resume” statunitense: breve e conciso, ritagliato intorno alla posizione aperta di interesse, non più lungo di due pagine.
Così generalmente anche nel resto d’Europa, dove “CV” è pressoché sinonimo “resume”.
A complicare un po’ il quadro è l’uso italiano. In Italia il CV, o curriculum vitae, è spesso una via di mezzo tra l’uno e l’altro. Perché?
Perché il CV è nato come l’esatto equivalente dell’espressione latina (“curriculum vitae” significa letteralmente “corso della vita”, con tutto ciò che include). Oggi è più vicino all’uso anglosassone, più pragmatico, ma tende comunque a essere più lungo.
Quindi, per scrivere un CV in inglese non basta tradurre l’italiano: occorre intervenire anche sulla struttura, tenendo conto di alcuni specifici accorgimenti, come spieghiamo in dettaglio qui di seguito.
Un CV in inglese amplia drasticamente lo scenario delle opportunità lavorative. Bisognerebbe sempre averne uno pronto per l’uso, accanto a quello italiano.
CV inglese VS resume americano: quali sono le differenze?
Focalizziamoci ora, esclusivamente, sulle principali differenze tra CV inglese e resume americano.
Le principali differenze tra CV inglese e resume americano riguardano la lunghezza del documento, la struttura e i contenuti.
Il CV inglese, pur avendo un’impostazione molto sintetica, si sviluppa in un paio di pagine, e include in genere anche qualifiche accademiche, certificazioni, referenze.
Il resume americano ha invece, preferibilmente, soltanto una pagina, per includere esclusivamente le informazioni funzionali alla candidatura.
La scelta tra l’uno e l’altro dipende dalle application. Se la candidatura è per un’azienda americana, ci vorrà il resume. Se è per un’azienda britannica o europea, andrà bene il CV inglese.
Per quanto riguarda le altre parti del mondo, è bene verificare la cultura di riferimento ed eventuali indicazioni nella job application.
Un’altra differenza da tenere presente riguarda i dati personali: il resume americano in genere non include l’età, il genere e nemmeno la foto del candidato, considerati potenziale fonte di bias (ovvero di pregiudizio) e pertanto non richiesti.
L’errore più comune che fanno gli italiani quando passano dal proprio CV al resume è quello di voler inserire tutti i contenuti, magari rimpicciolendo la dimensione dei font… invece il punto è proprio tagliare tutto il superfluo e ridurre il documento all’essenziale.
Per concludere, ecco una check-list con le principali differenze tra CV inglese e resume americano.
- Il CV inglese è breve e pragmatico: non supera le due pagine. Il resume americano lo è ancora di più: non supera una pagina.
- Il CV inglese deve essere scritto in inglese britannico, il resume per gli USA in inglese americano. Occhio quindi allo spelling (per es. center, favorite, license, program per gli USA, centre, favourite, licence, programme in UK: per ulteriori esempi fai riferimento alle tabelle precedenti).
- Nel CV inglesi destinati a candidature in UK è prassi comune inserire una sezione con le referenze, o specificare che sono disponibili su richiesta. Nel resume americano, invece, in genere non sono incluse, , e non sono inclusi nemmeno età, genere, foto del candidato.
- In un CV per la Gran Bretagna le qualifiche accademiche e le certificazioni sono quasi sempre incluse. Un resume per gli USA privilegia competenze e risultati strettamente funzionali al ruolo.
E infine, qui sotto, un esempio di CV inglese e un esempio di resume americano.
La struttura di un CV in inglese
La struttura di un CV inglese è composta da sezioni chiare e ben definite. Le seguenti, da impostare come indicato e tenendo presente due parole chiave: sintesi e precisione.
Ruolo
Il ruolo è una sorta di titolo del curriculum: in posizione di rilievo, subito dopo nome e cognome, indica la tua professione, quella che già pratichi o alla quale il tuo corso di studi ti ha preparato.
In alcuni casi, e oggi sempre più spesso, non è detto che si tratti di una sola parola che identifica un solo ruolo, per esempio “receptionist”, ma può comprendere più declinazioni, come “social media manager and SEO specialist”, che è opportuno specificare.
Informazioni personali e di contatto
La prima sezione del CV inglese, così come nel CV italiano, è riservata ai tuoi dati personali e di contatto (Contact information), necessari al datore di lavoro o recruiter per scriverti o chiamarti nel caso in cui vogliano approfondire la conoscenza con un colloquio.
I dati essenziali da inserire sono i seguenti.
- Nome e cognome.
- Indirizzo email professionale.
- Numero di telefono (preceduto dal prefisso internazionale, +39 o 0039 per l’Italia).
- Città (l’indirizzo completo di residenza non è necessario).
Ricorda che nazionalità, data di nascita, genere e stato civile non sono obbligatori, e nemmeno la foto.
Profilo personale
La seconda sezione del CV inglese è dedicata alla presentazione del proprio profilo (Personal statement): un breve paragrafo introduttivo che evidenzia, in modo conciso e accattivante, le tue qualifiche ed esperienze, nonché i tuoi obiettivi.
Serve a dare ai recruiter una sintesi discorsiva delle informazioni contenute, in forma schematica, nel resto del curriculum affinché possano avere immediatamente un’idea su di te e sui tuoi punti di forza (che poi approfondirai nella lettera di presentazione).
Ecco alcuni esempi di Personal statement, suddivisi per professione.
Babysitter
"Responsible and caring babysitter, trained in first aid, I provide a safe and engaging environment for children aged 2 and above. Experienced in meal preparation, bedtime routines, emotional and cognitive development activities, I guarantee open communication with parents and nurturing care for children".
Copywriter
"Creative and result-driven copywriter with a passion for creating engaging content across different industries. Skilled in creating persuasive marketing copy for websites, social media and blogs that enhance brand awareness and drive audience engagement".
Graphic Designer
"Innovative and passionate graphic designer specialized in advertisement for fashion and luxury brands (6+ years). Professional use of Adobe Creative Suite and AI tools, with a keen eye for aesthetics and a deep understanding of the international market trends, I thrive in fast-paced environments where focus and creativity are key".
Nurse
"Empathetic and dedicated registered nurse with 5+ years of experience in elderly care, both in residential care facilities (nursing homes) and home settings. Skilled in managing chronic illnesses, dementia and mobility impairments, I ensure a safe and comfortable environment while offering emotional support to patients as well as their families".
Project Manager
"Detail-oriented Project Manager with 8+ years of experience in leading multi-disciplinary teams to deliver complex projects on time and within budget. Familiar with Agile methodologies and always updated on the latest work-flow management tools, I’ve worked in different industries and I excel in fostering collaborative and productive environments".
Sales Executive
"Result-driven sales professional with a track record of exceeding targets and building long-lasting client relationships. Experienced in B2B and B2C sales in biotech and medical industries, my goal is to drive revenue growth and contribute to constant expansion".
Esperienza lavorativa: : esempi e struttura
La sezione del curriculum inglese dedicata alle esperienze lavorative (Work experience) deve sempre seguire un ordine cronologico inverso, e cioè dall’esperienza più recente, o in corso, a quella meno recente.
Per ciascuna posizione indica il ruolo ricoperto, il nome dell'azienda, le date di inizio e fine dell’incarico, dopodiché inserisci una breve descrizione delle mansioni e responsabilità assunte e dei risultati raggiunti, utilizzando un elenco puntato.
Includi soltanto le esperienze rilevanti per la candidatura: quelle funzionali a superare la selezione (ricorda, il resume americano occupa idealmente una pagina, il CV inglese poco di più: al massimo due).
Ciò detto, per rendere questa sezione del CV inglese davvero efficace devi tenere presente che il punto di forza dell’esperienza lavorativa, di qualunque tipo essa sia, non sono tanto le mansioni svolte quanto i risultati raggiunti.
Di conseguenza il CV inglese, e in particolare la sezione dedicata all’esperienza lavorativa, deve essere achievement-based. Che cosa vuol dire, nel concreto? Vuol dire evitare una descrizione generica delle mansioni ed evidenziare nel dettaglio i compiti svolti e gli obiettivi ottenuti, completi di dati quantitativi, numeri, percentuali.
Vediamolo con qualche esempio relativo a diverse professioni e diversi settori.
Administrative Clerk
❌ Debole (generica descrizione delle mansioni):
"Handled administrative tasks"
✅ Efficace (focus sui risultati ottenuti):
"Handled data entry and document processing reducing error rate by 30%"
Event planner
❌ Debole (generica descrizione delle mansioni):
"Assisted with event organization"
✅ Efficace (focus sui risultati ottenuti):
"Assisted with corporate event attended by over 100 clients"
Sales Representative
❌ Debole (generica descrizione delle mansioni):
"Was responsible for sales"
✅ Efficace (focus sui risultati ottenuti):
"Increased sales by 30% in 8 months by launching multi-channel targeted marketing campaigns"
Software developer
❌ Debole (generica descrizione delle mansioni):
"Managed customer service inquiries and complaints"
✅ Efficace (focus sui risultati ottenuti):
"Implemented a chatbot that reduced response time by 40% and improved customer satisfaction by 25%"
Il focus sui risultati è una strategia di comunicazione che serve per auto-promuoversi nel modo più efficace possibile: mentre gli anglosassoni sanno molto bene come gestire la self-promotion nel proprio CV, gli italiani tendono a farlo meno. Il che può essere molto penalizzante.
Ecco come fare:
- Trovare la giusta via di mezzo tra modestia e arroganza; da una parte bisogna mostrare il proprio valore, dall’altro occorre farlo con argomentazioni fondate.
- Nel mondo anglosassone numbers are king: non c’è argomentazione più forte di un dato quantitativo.
- Usa verbi d’azione come achieved, created, developed, enhanced, generated, improved, led, managed, optimized.
Per esempio, anziché: "Wrote website content and blog posts", senti come suona meglio: "Created SEO-optimized content that increased website traffic by 25% and boosted lead generation".
Formazione: come tradurre i titoli di studio
La sezione del CV inglese dedicata alla formazione (Education), in ordine cronologico inverso come la precedente, include ciò che riguarda la tua istruzione.
Il primo dato da indicare è il titolo conseguito, a cui dovrai prestare particolare attenzione: la nostra laurea triennale corrisponde al Bachelor’s degree (o BA); la magistrale, o la quadriennale del vecchio ordinamento, corrispondono al Master’s degree, che a sua volta può distinguersi in Master of Arts (MA) per le materie umanistiche e Master of Science (MS) per le materie scientifiche.
La tesi, se ritieni opportuno indicarne il titolo, si chiama dissertation, il dottorato di ricerca si dice Ph.D., mentre il diploma di scuola superiore si indica in genere come high school diploma.
Per ulteriori indicazioni sulla traduzione dei titoli di studio, prosegui la lettura dell’articolo e troverai una tabella dedicata.
Specifica il nome degli istituti che hai frequentato (University of Torino, High School “Galileo Galilei”), l’indirizzo o la città in cui si trovano, gli anni di frequenza o quello in cui hai conseguito il titolo.
Infine, se sei all’inizio del tuo percorso di lavoro, hai poca esperienza professionale e ritieni che possa essere funzionale alla candidatura, puoi riservare una sezione anche ai corsi extra-universitari, alle certificazioni e ai tirocini.
Indica l'istituzione o l'organizzazione presso le quali li hai svolti, le date di partecipazione e, se non chiaramente deducibili, le competenze che ne hai tratto.(su questo punto torneremo più avanti).
Puoi anche soffermarti in modo approfondito sul contenuto dei corsi universitari, se hai limitate esperienze di lavoro e gli argomenti che hai studiato sono pertinenti alla professione. In questo caso, indica il titolo del corso con i principali argomenti ed esami.
Tabella per tradurre i titoli di studio nel CV inglese
Come abbiamo detto, la traduzione dei titoli conseguiti richiede particolare attenzione: è cruciale far capire agli interlocutori quali qualifiche hai e in quali discipline sei specializzato/a.
Per aiutarti, abbiamo predisposto un elenco con le qualifiche più comuni, basato sull’EQF - European Qualification Framework, che è il sistema di riferimento per l’equiparazione delle qualifiche predisposto dall’Unione Europea (1).
Formazione superiore
Scuola secondaria di secondo grado
- Diploma di maturità → Secondary School Diploma (UK), High School Diploma (USA)
- Diploma di maturità scientifica → Secondary / High School Diploma in Scientific Studies
- Diploma di maturità classica → Secondary / High School Diploma in Classics / Classical Studies
- Diploma di perito tecnico → Secondary / High School Diploma in Applied Technologies
Formazione accademica
Università
- Laurea triennale → Bachelor’s Degree
- Laurea magistrale → Master’s Degree
- Dottorato di ricerca → Ph.D.
- Master Universitario → PostGraduate Diploma
Laurea magistrale in facoltà umanistiche → Bachelor/Master of Arts (BA/MA)
- Laurea in Beni Culturali → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Cultural Heritage
- Laurea in Filosofia → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Philosophy
- Laurea in Lettere Moderne → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Modern Literature
- Laurea in Lettere Classiche → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Classical Literature
- Laurea in Lingue Straniere → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Foreign Languages
- Laurea in Psicologia → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Psychology
- Laurea in Scienze della Comunicazione → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Communication Sciences
- Laurea in Scienze della Formazione e dell’Educazione → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Education and Training Studies
- Laurea in Storia dell’Arte → Bachelor’s Degree o Master's Degree in History of Art
Laurea magistrale in facoltà scientifiche → Bachelor/Master of Science (BSc/MSc)
- Laurea in Architettura → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Architecture
- Laurea in Chimica → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Chemistry
- Laurea in Economia → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Economics
- Laurea in Fisica → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Physics
- Laurea in Giurisprudenza → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Law
- Laurea in Ingegneria → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Engineering
- Laurea in Matematica → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Mathematics
- Laurea in Medicina → Bachelor’s Degree o Master's Degree in Medicine
Diploma di laurea in Accademia di Belle Arti / Conservatorio
- Academic Diploma in Fine Arts / Music
Formazione professionale post-diploma
- Certificato di formazione professionale → Vocational Training Certificate
- Attestato di formazione / Corso di aggiornamento → Career Development Certificate
- Abilitazione professionale → Professional Certification / Licensing Exam
Competenze nel CV inglese
Le competenze, nel curriculum inglese, non mancano mai e sono suddivise in hard skills e soft skills.
Le prime corrispondono alle competenze tecniche, ciò che conosci e sai fare in specifici ambiti disciplinari e professionali (per esempio, “capable of using 3D software programs”, “proficient in AI tools for graphics”, “expert in negotiation techniques” ecc.).
Un elenco esauriente di competenze tecniche per il CV inglese, come per qualsiasi altro CV, è impossibile da stilare, perché le hard skill sono numerose quanto i campi del sapere (e tendono ad aumentare).
Il consiglio è di indicarle in modo preciso, specificando con accuratezza i contenuti e nomi di eventuali programmi, come puoi vedere negli esempi che forniamo più avanti.
Le soft skill indicano le competenze trasversali, applicabili nei più diversi settori, e perciò dette anche 'trasferibili'. Eccone alcune tra le più richieste.
- Adattabilità: adaptability.
- Capacità di lavorare a ritmo serrato: ability to work in fast-paced environments.
- Capacità di risolvere problemi: problem-solving.
- Capacità di svolgere più compiti contemporaneamente: multi-tasking.
- Gestione del tempo: time management.
- Gestione dello stress: stress management.
- Capacità comunicative e relazionali: communication.
- Capacità di lavorare in squadra: team player.
- Leadership.
Esempi di hard skill e soft skill per CV inglese
Se vuoi specificare meglio il tipo di competenze che hai, e rendere più efficace il tuo curriculum inglese, puoi fare così: anziché predisporre un freddo elenco puntato di skill, descrivile con una breve frase.
Lo scopo è quello di rendere la competenza più concreta, con esempi tratti dalla tua esperienza lavorativa o formativa personale. Di seguito, ne trovi alcuni da cui prendere spunto.
Soft Skill
- Capace di comprendere rapidamente le esigenze dei clienti e fornire soluzioni personalizzate → Capable of quickly understanding customer needs and provide tailored solutions.
- Consolidate capacità di problem-solving e lavoro di squadra in ambienti di lavoro frenetici → Experienced problem-solver and team player in fast-paced environments.
- Incline a supportare e fare da mentore ai colleghi per favorire un ambiente di lavoro positivo → Support and mentor colleagues to foster a positive work environment.
- Capacità di adattamento e di gestione dello stress mi consentono di affrontare senza stress situazioni complesse e cambiamenti → My adaptability and stress-free attitude allow me to handle complex situations and changes smoothly.
- Capace di presentare idee e progetti in modo persuasivo, coinvolgere gli interlocutori e stabilire relazioni di fiducia → Skilled and persuasive presenter of ideas and projects, capable of engaging the audience and building trust.
Hard Skill
- Esperto/a in social media management e ottimizzazione SEO per start-up e aziende dei più diversi settori → Experienced in social media management and SEO optimization for start-ups and companies across several sectors.
- Appassionato/a da sempre di illustrazione e design, ho competenze professionali nell’uso dei principali software di grafica, grafica 3D, video-editing → With a life-long passion for illustration and design, I have professional expertise in using the main graphic, 3D and video-editing software programs.
- Capace di coinvolgere le classi con tecniche di apprendimento attivo e di integrare alle lezioni strumenti per la didattica a distanza → Skilled at engaging students through active learning techniques and integrating tools for remote teaching into lessons.
- Specialista nella gestione di progetti complessi tramite i più diffusi software gestionali con metodologie Agile e Scrum → Expert in managing complex projects using the leading project management software and Agile methodologies.
- Esperto/a in analisi dei dati e creazione di report per il miglioramento delle performance aziendali → Experienced in data analysis and report generation for enhancing business performance.
Come indicare la conoscenza dell’inglese in modo efficace
Infine, non dimenticare le competenze linguistiche (Languages). Presentare il CV inglese lascia supporre che tu conosca la lingua scritta, ma non dice molto di più.
Il modo più adeguato per indicare il livello di conoscenza della lingua è servirsi della tabella QCER, e cioè del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue (in inglese CEFR, Common European Framework of Reference for Languages).
Questa tabella prevede sei livelli di competenza.
A1 → Principiante
A2 → Elementare
B1 → Intermedio
B2 → Intermedio avanzato
C1 → Avanzato
C2 → Fluente
In alternativa ai livelli QCER, o in aggiunta, puoi indicare il punteggio ottenuto nei test internazionali. Per l’inglese, i più noti sono TOEFL e IELTS.
Il punto, ancora una volta, è valorizzare le competenze evitando formule vuote o generiche e, al contrario, usando dati precisi e indicazioni specifiche.
Per intenderci, così non va bene:
❌ “Good knowledge of English” (che cosa vuol dire, esattamente?)
❌ “Fluent in spoken English” (e nello scritto?)
Così invece va molto meglio:
✅ English: C1 Advanced (CEFR)
✅ English: Professional Working Proficiency (B2 - TOEFL 110)
Per precisare ancora meglio il livello di conoscenza, puoi fare un esempio pratico: specifica che sai lavorare in contesti in cui si parla inglese, interagire con team internazionali o condurre presentazioni in lingua. Anziché ‘Fluent in English’...
✅ Proficient in spoken and written English, able to conduct business meetings, negotiations, and client presentations with confidence.
Referenze
Come abbiamo visto, le referenze sono in genere incluse nel CV britannico, non incluse nel resume americano.
Nel dubbio, anziché una sezione apposita, si può inserire una frase per segnalare che sono disponibili su richiesta: References available upon request.
CONSIGLIO DEGLI ESPERTI
Si tende a pensare che il CV inglese sia semplicemente la traduzione del CV italiano, ma non è così. Se la traduzione è molto importante, lo sono altrettanto struttura lineare, impostazione sintetica, taglio pragmatico. È l’insieme di questi elementi che consente al curriculum inglese di “parlare” davvero alla cultura anglosassone, e alle sue varie declinazioni in molte altre parti del mondo.
Certificazioni e corsi: quando aggiungerli?
Nel CV inglese, includere certificazioni e corsi di formazione può essere una scelta strategica, ma non sempre è necessario.
Il principio da seguire è uno solo: la rilevanza. Se il dato in più aggiunge valore alla candidatura, dimostrando competenze specifiche che aumentano la credibilità professionale, bene. Se no, meglio evitare.
Ecco alcuni settori in cui le certificazioni sono apprezzate.
- Digital Marketing e SMM: non sono obbligatori ma graditi corsi che attestano la conoscenza di strumenti di marketing e analisi di dati e KPI come Google Analytics, Google Ads, Business Manager di Meta e analoghi.
- Project Management: il PMP (Project Management Professional) è una delle più richieste per chi vuole svolgere questo ruolo.
- Professioni sanitarie: in questo ambito, oltre a specifiche certificazioni come l’IFAA (International First Aid Attestation) è in genere richiesta un’abilitazione, per la quale conviene informarsi direttamente con il paese che la richiede e gli enti che la rilasciano.
- Finanza e investimenti: il CFA (Chartered Financial Analyst) è uno standard riconosciuto a livello internazionale per i professionisti di settore.
Se la certificazione è di rilievo, vi si può dedicare una sezione ad hoc. In alternativa si può evidenziare nella sezione dedicata all’Education.
La formattazione di un CV in inglese
Una struttura completa e logicamente predisposta come quella descritta avrà poca efficacia se, al contempo, la formattazione non è altrettanto curata.
Questo significa che il CV inglese dovrà essere formattato come segue.
- Scegli un font ad alta leggibilità, come Arial o Times New Roman. Evita caratteri troppo originali o appariscenti.
- La dimensione del testo deve essere di 10-12 punti, che possono diventare 14 in corrispondenza dei titoletti.
- Valuta l’uso di elenchi puntati per segmentare il testo ed evidenziarne i punti chiave.
- Abbi cura di distribuire gli spazi in modo coerente, così che le sezioni risultino ben distanziate e al contempo ordinate: la pagina, con tutti i suoi elementi, deve apparire come un insieme organico.
Se organizzare il layout di una pagina di testo ti mette in difficoltà, sappi che con Jobseeker puoi risolvere il problema in un attimo, perché ogni modello di CV è già predisposto per rispettare tutti i parametri della massima leggibilità, anche secondo gli standard internazionali.
Con i nostri strumenti puoi creare il tuo CV inglese a partire da zero in pochi minuti, oppure importare il tuo curriculum e modificarlo in modo altrettanto veloce e intuitivo.
Il curriculum inglese è ATS-friendly
Il curriculum vitae inglese deve essere ATS-friendly, e cioè ‘gradito’ ai software (gli Applicant Tracking System, appunto) ai quali sempre più spesso è affidata la prima lettura del CV e la prima selezione dei candidati.
Tale selezione avviene sulla base della presenza, o meno, di determinate parole chiave. Si tratta per lo più dei termini che indicano il ruolo, le mansioni e i requisiti principali: gli stessi indicati nell’annuncio di lavoro.
Per esempio, ecco un elenco di keyword ‘must-have’, che non possono mancare in un CV inglese ATS-friendly, riferite a diversi settori:
Education & Teaching: Curriculum Development, Classroom Management, Student Engagement, Lesson Planning, Remote Learning, Assessment and Evaluation, Educational Technology, E-learning platforms, Special Needs, Learning Outcomes
Finance & Accounting: Financial Analysis, Risk Management, Forecasting, Auditing, Tax Compliance, Investment Strategies, Asset Management, Corporate Finance, Stock Market, Budgeting
Healthcare & Nursing: Patient Care, Medical Records Management, Emergency Response, Telemedicine, Compliance, Guidelines, EHR - Electronic Health Records, Patient Advocacy, Healthcare Administration, Effective Communication
Hospitality & Restaurant Industry: Customer Service, Food Safety, Inventory Management, Multilingual Communication, Event Coordination, Guest Relations, Menu Planning, Conflict Resolution, Upselling Techniques, Quality Assurance
Marketing & Digital: SEO Optimization, Content Strategy, Social Media Management, Content Creation, Paid Advertising, Brand Awareness, Engagement, Sentiment, Positioning, Market Research
Sales & Business Development: Sales Cycle, Sales Proposition, Lead Generation, Negotiation, CRM Software, Business Development, Cold Calling, Closing Techniques, Competitive Analysis, Improvement, Customer Retention
Tech & IT: Software Development, Cloud Computing, Cybersecurity, AI, Neural Networks, Machine Learning, Programming Languages, Data Science, UX, UI
Project Management: Agile Methodologies, Budget Control, Performance Tracking, Resource Allocation, Scrum, Work Flow, LifeCycle Management, Simplification, Stakeholder Engagement
Come trasformare un CV italiano in un CV inglese ATS-friendly
Ma bastano le keyword per avere un CV inglese gradito agli ATS? In verità no. Bisogna anche fare attenzione a non commettere questi errori.
❌ Inserire box e tabelle: gli ATS non riescono a leggerli. Attenzione quindi, perché un formato tutto a schema come il CV Europass rischia di non passare la selezione.
❌ Fare un uso eccessivo di grafici, loghi e icone: nemmeno questi per gli ATS sono leggibili.
❌ Scegliere font a bassa leggibilità: meglio adottare quelli standard come Times, Arial, Calibrì.
È quindi vivamente raccomandato inserire sempre le parole chiave, da quella che indica il ruolo ai termini usati nella job description, e usare sempre una struttura e una formattazione semplici, con il minimo indispensabile di elementi grafici e font ad alta leggibilità.
Per riassumere e concludere, un curriculum ATS-friendly è un CV che:
- include le keyword presenti nella job description;
- evidenzia le parole chiave inserendole in bold, nei titoletti o all’interno delle sezioni principali;
- usa font ad alta leggibilità;
- ha un formato semplice, senza grafici, tabelle e immagini che il software non è in grado di leggere, o riducendone la presenza al minimo.
Accorgimenti semplici ma molto importanti. In questo modo, infatti, l’ATS darà l’OK per la successiva lettura da parte del recruiter e il processo di candidatura potrà andare avanti.
Ulteriori consigli per scrivere un CV in inglese
Riassumendo quanto detto fin qui, un CV inglese appare diverso dai nostri soprattutto per un aspetto: la lunghezza.
Mentre quello italiano tende ad essere più lungo (l’indicazione standard è di non superare le due pagine), il CV inglese è molto più sintetico e conciso (idealmente, occupa al massimo un paio di pagine o addirittura meno: una sola come il resume americano).
Ma non è tutto: bisogna fare attenzione anche alla struttura, alla formattazione e al modo in cui presenti i contenuti. Per un lavoro a puntino, ti converrà tener presente quanto segue.
Trucchi per rendere il CV inglese perfetto
- Un CV inglese generico è un CV inefficace: personalizza i contenuti adattandoli su misura alla candidatura che ti interessa.
- Il CV inglese perfetto deve essere sintetico, sì, ma anche concreto. A questo fine, non c’è niente di più funzionale dei dati quantitativi: inserisci tutti quelli di cui disponi (purché pertinenti), dai voti nel percorso formativo alle percentuali di incremento di vendite, follower o fatturato.
- Scrivere bene in inglese non è soltanto una questione di grammatica, ma anche di registro: devi calibrare con misura tono formale e informale, anche a seconda del settore e del tipo di ruolo.
- Se ti candidi in un paese di cui non conosci mercato del lavoro, aspettative, cultura, fai le dovute ricerche sui siti istituzionali e, perché no, rivolgendoti alle community di ex-pat.
Errori comuni da evitare nel CV inglese
- I dati personali richiesti sono soltanto quelli essenziali: non è mai prevista l’indicazione di genere, data e luogo di nascita, stato civile;
- La foto è considerata parte integrante del CV soprattutto in Europa, ma se il CV inglese è destinato a USA e UK non è necessaria;
- Non partire mai dai dati più distanti nel tempo: la cronologia delle esperienze è sempre inversa (dalla più recente alla più lontana);
- Le esperienze e competenze non sono necessariamente tutte quelle che caratterizzano il tuo percorso, bensì soltanto quelle funzionali alla posizione per la quale ti stai candidando.
- Attenzione alle differenze American English e British English, anche quando sono soltanto questioni di spelling: a volte sono i dettagli minimi, come questi, che fanno la differenza.
Il consiglio è di non uscire dallo schema indicato, e di dare al tutto un taglio conciso, andando sempre dritti al punto senza digressioni e al netto di ogni particolare superfluo.
Il modo migliore per seguire questa impostazione è usare gli strumenti di Jobseeker: guarda i diversi modelli di curriculum vitae, scegline uno qualsiasi (quello che preferisci) e, con il nostro generatore di curriculum vitae, potrai scrivere un CV che corrisponde al miglior esempio di curriculum inglese. In pochi minuti e con un esito professionale.
Come compilare un CV inglese: checklist finale
Per concludere ecco un elenco di indicazioni, da scorrere a colpo d’occhio, per compilare il CV inglese tenendo conto di tutti i consigli fin qui proposti.
- Ti serve un CV inglese o un resume americano? Pensaci e ricorda che in entrambe i casi la parola d’ordine è: sintesi!
- Scegli uno dei nostri template e inizia subito a compilarlo.
- Inizia con i dati di contatto e prosegui con Work Experience, Education, Skills.
- Per ogni sezione, seleziona solo ed esclusivamente le informazioni funzionali alla candidatura.
- Dopo aver compilato il CV, scrivi un personal statement conciso e accattivante (va inserito in incipit, subito dopo i dati personali, ma è buona norma scriverlo per ultimo).
- Verifica di aver inserito le parole chiave necessarie a renderlo ATS-friendly.
- Verifica che l’inglese, britannico o americano, sia lessicalmente e grammaticalmente impeccabile.
Ancora dubbi sul CV inglese? Ecco le risposte alle domande più frequenti
In Gran Bretagna la parola non cambia (si dice “curriculum vitae” o “CV”), negli Stati Uniti si dice “resume”. In entrambe i casi, la principale differenza rispetto al CV italiano è la lunghezza: CV inglese e resume statunitense sono più concisi e schematici, idealmente di una sola pagina.
Il CV inglese non supera le due pagine, mentre il resume americano tende a essere ancora più breve: idealmente, dice tutto in una sola pagina.
Nel CV inglese è buona norma indicare soltanto le esperienze pertinenti e funzionali al ruolo per cui ci si candida. Nel resume americano è d’obbligo inserire solo quelle. È inoltre sempre consigliato disporle in ordine cronologico inverso: dalla più recente alla meno recente.
No, per avere un buon CV inglese, efficace e competitivo, non basta una traduzione del proprio CV. Bisogna adattare i contenuti, le lunghezze e la struttura agli standard anglosassoni: meglio quindi partire da zero.
In inglese come in italiano, le parole chiave da inserire nel CV per renderlo leggibile dagli ATS sono in genere le stesse usate nell’annuncio di lavoro. Leggi quindi con attenzione la job description e prendi nota delle parole che indicano il ruolo e le mansioni principali: saranno le keyword da inserire nel curriculum.
Dipende dal paese in cui stati inviando la candidatura. Se ti stai candidando in un paese anglofono come Gran Bretagna e Stati Uniti, la foto non è necessaria. Se stai usando il CV inglese in cerca di opportunità in altre parti del mondo, conviene verificare le abitudini del posto.
Sì, il CV inglese deve essere sempre accompagnato da una lettera di presentazione (cover letter): serve a presentare un’immagine più completa del tuo profilo e dei tuoi punti di forza, che nel curriculum sono indicati in modo molto schematico.
Tieni presente che anche la cover letter inglese ha una struttura definita e un taglio conciso. Il modo migliore per crearne una adatta al CV inglese è usare gli strumenti di Jobseeker (dai un’occhiata ai diversi modelli di lettera di presentazione e, con il nostro generatore di lettere di presentazione, inizia subito a scrivere la tua!).
Fonti:
(1) ANPAL - Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro: Rapporto italiano di referenziazione delle Qualificazioni al Quadro Europeo EQF.