Le mete preferite da chi cerca lavoro nel mondo
Tra le tante ragioni che spingono le persone a lasciare il paese d'origine, una delle principali è da sempre il lavoro. Ma quali sono le destinazioni preferite da chi cerca nuovi orizzonti professionali? Dove vogliono lavorare i migliori talenti? Jobseeker risponde con dati alla mano: scopri insieme a noi i risultati dello studio che ha analizzato flussi di mobilità e trend globali in 30 paesi del mondo.

Lasciare alle spalle il posto che si considera 'casa' è a tutti gli effetti una sfida: cercare opportunità di carriera in una grande città, oppure iniziare da zero a migliaia di chilometri di distanza, in un ambiente e una cultura completamente nuovi, richiede grande motivazione e intraprendenza.
Vero è che oggi le ambizioni professionali possono portare le persone ovunque desiderino. Secondo un recente sondaggio pubblicato da IFA Magazine, per esempio, il 23% degli adulti residenti in Gran Bretagna sta valutando di trasferirsi nei prossimi cinque anni. Negli Stati Uniti, secondo le stime dell'AARO, gli americani all'estero nel 2023 erano 5,4 milioni.
La globalizzazione ha aperto l'accesso al lavoro potenzialmente ovunque (si stima che le persone in cerca di impiego al di fuori del proprio paese siano, al momento, 800 milioni). Ciò che a noi interessa capire è dove vogliono andare. Ora che il mondo è letteralmente a portata di mano, quali sono le destinazioni preferite?
Per celebrare la mobilità dei talenti, abbiamo analizzato le preferenze di chi cerca impiego su scala globale e individuato le mete lavorative più ambite al di fuori della propria città, regione e paese. Incrociando i dati di ricerca a livello regionale e nazionale, abbiamo quindi ricavato la mappa delle destinazioni top e di quelle che, in base agli stessi dati, rappresentano per i jobseeker le migliori opportunità di ricollocamento. Vediamo quali sono.
Trasferimenti internazionali: quali sono le mete preferite da chi cerca lavoro?
Usando la query di ricerca ‘lavori in [nome del paese]’, abbiamo tracciato il flusso dei trend di ricerca in 30 nazioni considerate mete di lavoro ambìte. Si tratta di paesi che, secondo lo U.S. News & World Report, hanno un 'mercato del lavoro forte' e un PIL elevato.
Ne risulta questa tendenza generale: i professionisti, ovunque siano residenti, sono disposti a spostarsi per lavoro, anche più lontano di quanto si possa immaginare. Scopri insieme a noi dove.
Paese d'origine | Paese di destinzione | Paese d'origine | Paese di destinazione |
|---|---|---|---|
Australia → |
| Messico → |
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Belgio → |
| Olanda → |
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Brasile → |
| Nuova Zelanda → |
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Canada → |
| Norvegia → |
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Costa Rica → |
| Portogallo → |
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Croazia → |
| Qatar → |
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Danimarca → |
| Arabia Saudita → |
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Francia → |
| Singapore → |
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Germania → |
| Sud Africa → |
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Grecia → |
| Spagna → |
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India → |
| Svizzera → |
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Indonesia → |
| Tailandia → |
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Irlanda → |
| Emirati Arabi Uniti → |
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Italia → |
| Regno Unito → |
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Giappone → |
| Stati Uniti → |
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Al primo posto in classifica c'è il Canada, meta lavorativa più ambita da chi cerca lavoro al di fuori del proprio paese. Il desiderio di trasferirsi in Canada rappresenta il trend dominante tra i jobseeker in Costa Rica, Germania, India, Giappone, Messico, Sud Africa, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
Al secondo posto troviamo l'Australia, che risulta quindi la seconda meta di lavoro preferita. È la destinazione prescelta da sette nazioni, tra cui Danimarca, Indonesia e Regno Unito. Come peraltro facevamo notare in questo articolo, anche all'Italia piacciono gli antipodi: gli italiani che hanno cambiato residenza per spostarla in Australia, negli ultimi vent'anni, sono aumentati a un tasso esorbitante (+750%, passando da 262 a 2.228 unità all’anno).
Subito dopo, entrambi al terzo posto, si piazzano Svizzera e Stati Uniti. Il Regno Unito è invece il paese prediletto da Stati Uniti e Australia.
Il paese più scelto da chi vuole trasferirsi: Canada
Da molti anni il Canada è il paese sul podio: rappresenta una destinazione che attrae persone da tutto il mondo. E non a caso. Si tratta di una nazione che, storicamente, si distingue per le politiche favorevoli all'immigrazione; si pensi, in particolare, all'Express Entry scheme, il cui obiettivo è rispondere all'invecchiamento della popolazione e alle esigenze del mercato del lavoro.
Di conseguenza, il tasso di occupazione tra gli immigrati ha raggiunto l'82,6% nel 2023, percentuale che dal 2020 continua a crescere. Se oltre alle agevolazioni d'accesso consideriamo la solidità economica, l'efficienza del sistema sanitario e l'eterogeneità culturale, non è difficile capire come mai il Canada rimane una meta top, per chi cerca lavoro all'estero.
Paesi in ascesa: Svizzera e Giappone
Se il Canada resta in cima alla classifica, secondo i dati più recenti le mete in ascesa del 2024 sono Giappone e Svizzera (prima scelta nel continente europeo). E la previsione è che la forza attrattiva di questi paesi sia destinata a crescere, tra i professionisti che desiderano trasferirsi per lavoro.
La ricerca di opportunità professionali in Svizzera rappresenta il trend in più rapida crescita negli Stati Uniti, con un incremento della domanda del 315% nel corso del 2024. Destinazione preferita dall'Australia, anche il Giappone sta registrando un aumento di interesse costante, per esempio da parte di Regno Unito, Canada, India, Irlanda, Stati Uniti.
Perché Svizzera e Giappone stanno riscuotendo tanto successo? I fattori che influenzano la mobilità dei talenti, a livello globale, sono numerosi. Secondo Prospects il mercato del lavoro, in Svizzera, offre una combinazione unica tra elevato potenziale di guadagno e tassazione contenuta. E nonostante il contesto occupazionale sia altamente competitivo, c'è una carenza di competenze in svariati settori, come edilizia, sanità, tech&IT, commercio e vendita al dettaglio.
Per quanto riguarda il Giappone, ciò che induce un numero crescente di turisti a valutare la permanenza a lungo termine è la cultura. Da un lato, programmi come il Working Holiday Visa hanno contribuito a rendere il paese più facilmente accessibile (anche se il lavoro non è l'obiettivo principale di questo visto), dall'altro il Giappone è la meta turistica più attrattiva per le nuove generazioni. Lo dicono vari report, incluso un recente articolo di TimeOut. E poi c'è il nostro studio, secondo cui le persone che vorrebbero trasferirsi stanno aumentando a ritmo altrettanto significativo.
Il caso dell'Italia: boom di espatri
A questo punto è leggittimo chiedersi come si colloca l'Italia in questo scenario. Popolo di santi, poeti e viaggiatori, recita un vecchio detto... ma oggi i professionisti italiani sono disposti a trasferirsi altrove? In base agli ultimi dati Istat, la risposta è indubitabilmente 'sì'.
Nell'ultimo biennio preso in esame dall'ente (2023-24), gli espatri hanno raggiunto i valori più alti dell'ultimo decennio, superando in via definitiva la contrazione del periodo pandemico: nel complesso 270.000 unità, pari a +39,3% rispetto ai due anni precedenti.
Cifra tipica del Bel Paese è poi, da decenni, un forte flusso di mobilità interna dalle regioni del Sud a quelle del Nord, che continua a essere l'area più attrattiva e dinamica nel solco nazionale. Nel biennio considerato i movimenti interni sono stati 241.000, il 30% dei quali verso la Lombardia.
Le mete preferite da chi cerca lavoro nel mondo: che cosa dice la mobilità dei talenti sul mercato del lavoro globale?
Lasciare il proprio paese per perseguire un'opportunità di carriera non è una scelta che si fa alla leggera: rappresenta un cambio di rotta cruciale nella vita di chiunque. Le ragioni possono essere molteplici: trovare il lavoro dei sogni, raggiungere la piena indipendenza, assecondare lo spirito d'avventura oppure semplicemente (e, oggi, sempre più spesso) vivere in un ambiente in cui il costo della vita sia più sostenibile e l'equilibrio tra vita professionale e privata migliore.
Spesso, poi, chi cerca lavoro sceglie paesi in cui le proprie competenze siano richieste e valorizzate - caso esemplare, in questo frangente, la richiesta di competenze in ambito di intelligenza artificiale, su cui le aziende tecnologiche statunitensi stanno facendo grandi investimenti.
Come mostra il nostro studio, lasciare 'casa' per andare altrove può voler dire molte cose diverse. Per qualcuno la meta è la metropoli più vicina, per qualcuno è l'altra parte del mondo. Il fenomeno che vale la pena sottolineare - e che le precedenti generazioni non hanno conosciuto - è un cambio di mentalità nel mercato del lavoro: è sempre più diffuso un mindset globale, che induce a considerare la mobilità come opportunuità da cogliere. Secondo le più recenti statistiche britanniche sull'emigrazione internazionale, sono 532.000 le persone che lasciano il paese per trasferimenti a lungo termine (39.000 unità in più rispetto al 2022).
“Nonostante il lavoro da remoto sia una realtà sempre più diffusa, chi cerca impiego continua a essere pronto a spostarsi, se si tratta di inseguire la carriera dei sogni", sottolinea David Overmars, esperto di carriera e professioni di Jobseeker. “La location rimane un fattore determinante sia per operare in un settore specifico - per esempio quello tecnologico o sanitario - sia per raggiungere un sano equilibrio tra vita lavorativa e privata. Il mio consiglio, per chi desidera trasferirsi, è scrivere un profilo professionale a regola d'arte. Si tratta di un breve paragrafo che apre il CV, presentando i punti di forza, gli obiettivi e la motivazione del candidato. Come una lettera di presentazione, ma concentrata in poche righe di grande impatto, che possono fare la differenza per chi ha poca esperienza, per chi vuole cambiare settore, e anche per chi vuole cambiare paese, perché consentono di evidenziare subito le caratteristiche che cercano i recruiter".
I consigli dell'esperto: come usare il profilo professionale del CV per ottenere un lavoro all'estero
Il profilo professionale è una sorta di lettera di presentazione in estrema sintesi: un breve paragrafo che in poche righe, in apertura di CV, descrive i tuoi punti di forza e obiettivi. In sostanza, mette subito in chiaro la tua idoneità al ruolo. “È da pensare come una presentazione lampo per accedere al percorso ideale di carriera,” dice David Overmars.
Il profilo professionale è molto utile nei CV di chi vuole trasferirsi: è la sezione del curriculum in cui puoi spiegare chiaramente, a chi legge, perché vuoi fare un cambio di rotta, qual è il tuo valore aggiunto, quale lo scopo. Tutti elementi di grande potenziale, che contribuiranno a distinguere la tua candidatura dalle quelle locali.
I consigli di David per un profilo professionale efficace
- Adatta il profilo alle specificità del ruolo: adatta il profilo profilo all'offerta di lavoro, evidenziando competenze, esperienze e titoli di rilievo con le opportune parole chiave - questo servirà a superare la fase di preselezione automatica.
- Esplicita ciò che hai da offrire: un errore comune è perdere di vista ciò che conta di più, e cioè ciò che puoi offrire: quali benefici concreti porterai nel nuovo contesto lavorativo? Rispondere a questa domanda è il modo migliore per attrarre l'attenzione del futuro datore di lavoro.
- Evidenzia le competenze fondamentali: il profilo è la vetrina del valore immediato che porti con te e delle competenze chiave per il ruolo. Per esempio, se sei bilingue e l'annuncio di lavoro lo richiede, scrivilo a chiare lettere.
Stai pensando di fare il grande passo e cercare lavoro all'estero? Con i nostri modelli di CV puoi creare un curriculum per competere sul mercato internazionale. E con i modelli di lettera di presentazione completare la candidatura.
Metodologia
Lo scopo della nostra ricerca è stato scoprire quali sono le destinazioni preferite da chi cerca lavoro al di fuori della propria città, regione o paese d'origine. Abbiamo raccolti i dati con Google Keyword Planner, selezionando "tutte le lingue" per individuare il volume totale di ricerca e il volume della domanda di ricerca (%) relativa a una specifica regione o paese.
Abbiamo usato degli elenchi di riferimento (seedlists) per individuare i paesi e le aree geografiche tipicamente considerate mete lavorative desiderabili.
Ulteriori risorse:
- https://www.istat.it/comunicato-stampa/migrazioni-interne-e-internazionali-della-popolazione-residente-anni-2023-2024/
- https://www.istat.it/wp-content/uploads/2025/06/Report-MIGRAZIONI-INTERNE-E-INTERNAZIONALI-DELLA-POPOLAZIONE-RESIDENTE-ANNI-2023-2024-1.pdf
- https://worldpopulationreview.com/us-cities
- https://worldpopulationreview.com/cities/united-kingdom
- https://www.usnews.com/news/best-countries/rankings/good-job-market
Dati raccolti a settembre 2024.
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