Lettera di presentazione per autocandidatura
Scritto da Sara Reale, Autrice • Ultimo aggiornamento 10 luglio 2024

Lettera di presentazione per autocandidatura

La lettera di presentazione per un’autocandidatura (o lettera di presentazione spontanea) serve quando vuoi candidarti anche in assenza di annuncio di lavoro e posizioni aperte dichiarate. Quando conviene utilizzarla? Come bisogna impostarla per renderla efficace? E quali sono i pro e i contro? Spieghiamo tutto in questo articolo.

Quando inviare una lettera di presentazione spontanea 

La lettera di presentazione spontanea è il documento da allegare al CV per un’autocandidatura. 

I siti di alcune aziende, soprattutto se si tratta di grandi imprese, con più sedi, molti dipendenti e un tasso elevato di turnover, a volte segnalano questa possibilità con un esplicito invito. 

Quand’è così, nella pagina dedicata alle posizioni aperte (“Careers”, “Lavora con noi”, ecc.), appare una call-to-action di questo tipo: “Non hai trovato la posizione aperta che fa per te? Invia ugualmente la tua candidatura: la terremo in considerazione per il futuro”. 

In questi casi, inviare una lettera di presentazione spontanea ha senz’altro senso: è esplicitamente richiesto!

Nei casi in cui non ci sia un apposito sollecito, puoi decidere comunque di “bussare alla porta” e autocandidarti. Del resto, quando non pubblicano un annuncio di lavoro, le aziende assumono in genere attingendo al network di conoscenze, alle collaborazioni temporanee in corso (tirocini, internship) oppure, appunto, alle proposte spontanee.   

Chi è a inizio carriera, e ha bisogno di fare esperienza, sappia che le autocandidature per tirocinio sono sempre gradite: se non trovi proposte di stage allettanti, rivolgiti a organizzazioni o aziende con cui ti interessa davvero stabilire un contatto e creare le basi per una collaborazione.

A chi ha esperienza professionale, prima di procedere, si consiglia di fare una valutazione su pro e contro, tenendo conto di quanto segue.

Quali sono i pro e i contro di una lettera di presentazione spontanea?

Vantaggi e svantaggi di una lettera di presentazione per autocandidatura sono da valutare di caso in caso, in base al profilo, al percorso professionale e agli obiettivi che hai, nonché alle caratteristiche dell’organizzazione o azienda di interesse. Senza dimenticare che non sono assoluti, perché dipendono anche da fattori che non puoi conoscere (a partire dalle specifiche necessità dell’azienda al momento in cui scrivi).

Detto questo, ecco una panoramica generale di riferimento.

Autocandidatura vantaggi

Dimostrare motivazione e proattività

Una lettera di presentazione spontanea segnala due qualità positive, da parte del candidato o della candidata: una forte motivazione e un approccio proattivo, cioè intraprendente, propenso a prendere iniziativa.

Distinguersi dagli altri candidati

Anche solo per una questione numerica (il fatto di non pervenire alle risorse umane insieme a centinaia di altre candidature, come avviene in un normale processo di selezione), una cover letter spontanea può essere un modo per distinguersi dagli altri candidati.   

Arrivare per primi

Le posizioni aperte non si traducono immediatamente in annunci di lavoro: l’azienda deve avere il tempo di metterne a fuoco la reale necessità e organizzarsi di conseguenza per definire con precisione ruolo, RAL, canali di diffusione ecc. In questi casi, chi ha la fortuna di arrivare per primo ne trae vantaggio. 

Autocandidatura svantaggi

Limitata specificità 

Non potendo essere associata a un ruolo preciso, la lettera di presentazione spontanea avrà meno probabilità di rispondere alle specifiche aspettative ed esigenze dell’azienda, come invece è sempre raccomandato fare.

Scarsa attrattiva

In un’azienda assorbita da altre priorità urgenti, progetti in corso, problemi da risolvere, assunzioni per posizioni aperte specifiche, è possibile che una lettera di presentazione spontanea non riesca a suscitare interesse, e di conseguenza venga ignorata.

Come scrivere una lettera di presentazione spontanea in modo efficace

Se ritieni che i pro superino i contro, o se ti rivolgi a un’azienda che sollecita le autocandidature, allora devi impostare la tua lettera di presentazione spontanea nel modo opportuno a renderla efficace. Vediamo come.

Informarsi sull’azienda

Prima di tutto, fai un’accurata ricerca sull’azienda a cui ti rivolgi. Guarda sito e canali social come sempre si raccomanda, ma anche i precedenti annunci di lavoro, la composizione del team e la descrizione dei relativi ruoli.

Personalizzare i contenuti

Una lettera generica fa l’effetto di un messaggio automatico: difficile che lasci un segno in caso di recruiting attivo, impossibile nel caso di un’autocandidatura. Cerca quindi di personalizzare i contenuti, adattandoli alla specifica organizzazione o azienda di interesse. 

Evidenziare i punti di forza appropriati

I punti di forza da mettere in evidenza non potranno essere quelli indicati nella job description, che non c’è, ma quelli che ti distinguono come professionista in un determinato ambito.

Punta, in particolare, sulle competenze trasversali, sempre richieste, e sui risultati concreti raggiunti in passato ma potenzialmente funzionali anche in quel contesto.

Usare il linguaggio e il tono giusti

Le capacità di persuasione, in una lettera di presentazione per un’autocandidatura, devono essere particolarmente raffinate: attenzione a calibrare sia l’assertività (va bene essere sicuri di sé, non va bene apparire arroganti o presuntuosi) sia l’entusiasmo (motivazione e intraprendenza, come abbiamo detto, sono percepite in modo positivo, purché espresse nella giusta misura).

Per quanto riguarda linguaggio, registro e livello di formalità, leggi i nostri esempi di lettera di presentazione: sono ipotesi di lettera per posizioni aperte specifiche, ma la forma e lo stile sono quelli adeguati a qualsiasi contesto in cui sia richiesto un tono professionale.

Usare un template pre-impostato 

Siccome richiede accorgimenti particolari, e la consapevolezza che il tentativo non vada a buon fine, è imperativo ottimizzare i tempi: per impostare layout e formattazione velocemente, usa un template pre-impostato (dai un’occhiata ai modelli di lettera di presentazione di Jobseeker, e ai relativi modelli di CV: troverai senz’altro il formato che più si addice allo scopo). 

Un template pre-impostato ti aiuterà anche a tenere sotto controllo la struttura, composta come di consueto da intestazione, introduzione, corpo centrale e conclusione (come spieghiamo nel dettaglio qui: le sezioni per la lettera di presentazione spontanea sono analoghe).

CONSIGLI DELL'ESPERTO:

Inviare una lettera di presentazione spontanea è indice di un approccio proattivo, ma essere intraprendenti nella ricerca di impiego significa anche fare network, stabilire obiettivi e strategie, nonché rimanere flessibili, per adattarsi alle circostanze (in costante evoluzione) del mercato del lavoro (1).

Lettera di presentazione per autocandidatura: ulteriori suggerimenti

Allegare anche il CV 

Non dimenticare di allegare anche il CV alla lettera: l’autocandidatura, come ogni candidatura, li richiede entrambi. Per il curriculum, valuta l’opzione più idonea alla circostanza.

A seconda del settore e dell’azienda, potrebbe funzionare un CV generico oppure, al contrario, un CV creativo (per avere un quadro completo delle opzioni e delle buone pratiche, leggi i nostri articoli su come creare un CV perfetto).

Rivolgersi all’Hiring Manager

Se conosci il nome e cognome del responsabile delle assunzioni, inizia la lettera rivolgendoti direttamente a lei o a lui. Vale la pena fare un po’ di ricerca per saperlo (di nuovo: guarda il sito aziendale e i canali social professionali). Diversamente, puoi iniziare con “Alla cortese attenzione dell’Ufficio Risorse Umane” o formule analoghe. 

Per affinare ulteriormente l’incipit, leggi il nostro articolo su come iniziare una lettera di presentazione.

Esplicitare che si tratta di un’autocandidatura

Mettere subito le cose in chiaro è sempre una buona abitudine: dimostra trasparenza e rispetto del tempo altrui. Dunque, così come nell’oggetto di una lettera di presentazione canonica occorre indicare la posizione aperta di riferimento, nell’oggetto della lettera di presentazione spontanea è bene segnalare “autocandidatura."

Chiarire le motivazioni

Autocandidarsi in assenza di posizioni aperte è, di per sé, indice di alta motivazione. Ma qual è la ragione che ti rende motivato o motivata? Perché vuoi autocandidarti proprio in quell’organizzazione o azienda?

I motivi possono essere strettamente legati all’azienda, di cui stimi la reputazione e l’operato, oppure derivare dalla tua voglia di ampliare prospettive e crescere professionalmente. Pensaci bene ed esprimi le tue ragioni in modo formale ma autentico, con sincerità.

Concludere con la call-to-action appropriata

In una lettera di presentazione spontanea la call-to-action in genere consigliata, ovvero l’invito a proseguire il discorso con un colloquio, è da stemperare. Meglio sottolineare la disponibilità a fornire qualsiasi ulteriore dettaglio o informazione in caso di interesse per future collaborazioni. 

Dopodiché, concludi con i consueti ringraziamenti e saluti (al cui proposito, puoi leggere il nostro articolo su come concludere una lettera di presentazione).

“Nell’oggetto della lettera di presentazione spontanea esplicita che si tratta di un’autocandidatura. Mettere subito le cose in chiaro è sempre una buona abitudine: dimostra trasparenza e rispetto del tempo altrui.” 

Tentar non nuoce, ma con gli accorgimenti giusti

La lettera di presentazione per un’autocandidatura richiede alcuni accorgimenti particolari, nonché la valutazione preventiva dei pro e dei contro. 

Una volta messa a fuoco la bontà della scelta (se decidi che tentare, in fondo, non nuoce), si tratta di impostare il testo seguendo le buone pratiche consuete e di prestare attenzione a una serie dettagli: dall’oggetto alle competenze da evidenziare, dal tono giusto alla conclusione appropriata. Tutte accortezze che aumentano la credibilità di chi scrive, nonché la probabilità di interesse da parte dei recruiter anche in assenza di posizioni aperte.

A questo punto, non ti rimane che scrivere la tua lettera di presentazione per autocandidatura (e il relativo CV) con gli strumenti di Jobseeker: per modificare contenuti e template in un attimo, ottimizzando al meglio il tempo a disposizione.

 Fonti:

(1) Forbes: Running a Smart, Comprehensive, Proactive Job Search

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Sara Reale
Sara Reale
Autrice
Sara Reale, copywriter esperta in diversi settori d’impresa, trasforma temi complessi in contenuti divulgativi e piacevoli da leggere. In ambito di HR&career, propone spunti di riflessione e consigli pratici per aiutare i professionisti a distinguersi nel mercato del lavoro.

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