Punti di forza e di debolezza nel curriculum: come valorizzarli in modo strategico
Il curriculum vitae è il biglietto da visita che presentiamo a recruiter e potenziali datori di lavoro per superare una candidatura: che senso ha includere i punti deboli? In questo articolo, scoprirai come punti di forza e debolezze possano entrambi essere funzionali a creare un CV efficace.
Perché includere punti di forza e di debolezza nel curriculum
Nessuno è perfetto, dice il proverbio e, aggiungiamo noi, forse è meglio non fidarsi di chi crede di esserlo. Qualunque sia il contesto professionale, difficilmente verrà chiesta la perfezione, perché è un obiettivo irrealistico. Piuttosto, questa sì, la capacità di riconoscere gli errori, correggersi, andare avanti e migliorare.
Ciò detto, e fermo restando che il CV è il biglietto da visita per mettere in luce al meglio il tuo profilo, indicare anche qualche punto debole può essere una buona idea per vari motivi.
Capacità di autocritica
Indicare un punto debole significa avere capacità di autocritica: essere in grado di vedersi dal di fuori e di autovalutarsi in modo oggettivo. È una qualità che non si dà per scontata.
Trasparenza e credibilità
Si tende a nascondere ciò che non piace, e i punti deboli rientrano senz’altro nella categoria. Esporli vuol dire essere onesti e trasparenti, oltre che maturi e sicuri di sé.
Aree di sviluppo
Chi ha un atteggiamento positivo e costruttivo, anziché una lacuna permanente vede semplicemente un’area da migliorare, anziché un difetto un’occasione di sviluppo e crescita personale.
Prove per il colloquio
‘Quali sono i tuoi pregi e difetti?’, con relative varianti, sono le tipiche domande da colloquio. È un modo, da parte dei selezionatori, di testare l’autoconsapevolezza di un candidato, ma anche il livello di trasparenza, onestà, realismo. Indicare sia gli uni che gli altri nel CV è quindi un’ottima strategia per prepararsi alla risposta, nonché per orientare la domanda.
Affinché abbiano questo valore, e possano rappresentare un vantaggio nel curriculum, le debolezze richiedono però un trattamento ad hoc: diciamo che devono essere come personaggi secondari. Guai se oscurano i punti di forza, che in ogni caso devono rimanere i protagonisti principali.
Quali sono i tuoi punti di forza?
Qualcuno non ha problemi a identificare i propri punti di forza, altri fanno fatica. Dipende dal carattere, dal rapporto che si ha con sé stessi e dall’abitudine. Ecco dunque come fare in modo funzionale al curriculum – e alla candidatura.
Punti di forza nel curriculum altrui
A patto che siano ben fatti, leggere i CV di altre persone è utile per farsi un’idea di come si presentano i professionisti e per prendere ispirazione (per inciso: copiare non è lecito e non serve, lasciarsi ispirare sì).
Per cominciare, puoi dare un’occhiata ai nostri esempi di curriculum vitae. Mentre li leggi, chiediti: quali sono i punti di forza in evidenza?
Punti di forza nella job description
L’annuncio di lavoro contiene tutte le tracce che bisogna seguire per compilare il curriculum in modo pertinente: conviene leggerlo bene e soffermarsi sui requisiti. Idealmente, infatti, i requisiti della job description dovrebbero corrispondere ai tuoi punti di forza e viceversa (se non tutti, almeno in parte).
I punti di forza più richiesti nel mercato del lavoro
Nonostante possano cambiare moltissimo a seconda dell’ambito professionale, ci sono delle competenze che rappresentano dei punti di forza desiderabili in qualsiasi settore. Per esempio le seguenti.
- Doti comunicative e relazionali, che a loro volta implicano capacità di ascolto, negoziazione, collaborazione, e valgono oro.
- Competenze digitali: non necessariamente a livello approfondito (questo dipende dall’ambito) ma a livello di dimestichezza e capacità di stare al passo con i tempi, quindi saper usare social media, software gestionali, programmi di editing, nonché gli ultimi tool e applicazioni di IA.
- Conoscenza delle lingue straniere: l’inglese è un must imprescindibile; chi conosce altre lingue europee o extra-comunitarie ha senz’altro una marcia in più.
- Problem-solving, per analizzare le situazioni complesse e trovare soluzioni senza interrompere il flusso del lavoro.
- Resilienza e adattabilità, per affrontare il cambiamento e le nuove sfide, sempre più numerose in un mercato del lavoro che cambia velocemente come quello di oggi.
- Leadership e gestione del tempo, indispensabili per assumere ruoli di responsabilità.
Strategie per l’autovalutazione
Il consiglio è porsi semplicemente queste domande e rispondere con assoluta onestà:
- In quali discipline ho sempre ricevuto voti alti?
- Quali attività, nel lavoro, mi riescono meglio di altre? Perché?
- Quali feedback positivi ho ricevuto nel mio percorso professionale?
- Quali risultati concreti ho ottenuto e grazie a quali abilità?
Consigli dell'esperto:
Con la giusta strategia, puoi trasformare ogni punto debole in espressione di resilienza e adattabilità (1).
Come evidenziare i punti di forza nel curriculum: esempi
Le sezioni del CV deputate a includere i punti di forza sono tre: le seguenti.
Nel profilo professionale occorre citare quelli fondamentali, e cioè quelli richiesti dalla job description e caratterizzanti la tua esperienza e personalità professionale. Una formula sempre vincente consiste nell’indicare ruolo, anni di esperienza e aree di specializzazione. Per esempio,
‘Project manager con 5+ anni di esperienza specializzato in ottimizzazione dei processi e controllo del budget’
Nelle esperienze professionali devono emergere dalla descrizione delle mansioni pratiche che hai svolto e dai risultati che hai conseguito.
‘Gestione di team multidisciplinare composto da 15 persone con un incremento di produttività del 20% in 6 mesi’
Nelle competenze del CV devono essere nominati uno ad uno, sotto forma di elenco puntato, e affiancati dal livello di padronanza.
Non dimenticare che, a questo fine, è di grandissimo aiuto avere un modello di curriculum vitae facile da usare e da modificare, così che tu possa ottenere un documento dall’aspetto ordinato e professionale in modo semplice e intuitivo.
I punti deboli nel curriculum richiedono un trattamento ad hoc: devono essere come personaggi secondari. Guai se oscurano i punti di forza, che in ogni caso devono rimanere i protagonisti principali. I punti deboli nel curriculum richiedono un trattamento ad hoc: devono essere come personaggi secondari. Guai se oscurano i punti di forza, che in ogni caso devono rimanere i protagonisti principali.
Quali sono i tuoi punti deboli?
Veniamo ora ai punti di debolezza nel curriculum. Precisiamo subito che, se i punti deboli che ti vengono in mente compromettono l’idoneità alla candidatura, meglio lasciar perdere.
Le debolezze servono, come abbiamo detto, a dare un quadro più completo di te, e se vogliamo anche più realistico, ma non devono in alcun modo mettere in dubbio la tua capacità di svolgere il ruolo.
Ecco alcuni esempi di punti di debolezza piuttosto diffusi.
- Perfezionismo: è vero che può essere un cliché un po’ odioso, ma è vero anche che alcune persone sono davvero perfezioniste e, proprio per questo, rischiano di impiegare più tempo del necessario a completare un compito.
- Mancanza di esperienza: se è circoscritta ad alcune delle aree richieste dall’annuncio – non a tutte, s’intende – meglio specificarlo che nasconderlo.
- Paura di parlare in pubblico: è uno dei timori più diffusi; se la candidatura non è per docenze, presentazioni aziendali o ruoli commerciali, puoi indicarla come area di miglioramento.
- Difficoltà a delegare: un grosso problema per team leader e aspiranti manager, ma con le strategie adeguate si può superare.
Riconosci in te alcune di queste mancanze? Oppure quali altre? Fanne un breve elenco puntato e tieni presente quanto segue.
Come includere i punti di debolezza nel curriculum in modo strategico
Punti di debolezza nel curriculum: non più di un cenno
Se hai una o due debolezze che non compromettono il valore del tuo profilo, puoi creare una sezione apposita del CV e nominarla ‘Aree di miglioramento’ o ‘Skill-in-progress’.
In alternativa, se non hai spazio a sufficienza, puoi sfruttare la sezione delle competenze, indicare il livello di padronanza e specificare, anche in questo caso, che stai rimediando, idealmente con un corso / workshop / seminario ad hoc.
Punti di debolezza nella lettera di presentazione: meglio di no
Se leggi i nostri esempi di lettera di presentazione, vedrai che la lettera serve ad approfondire il tuo valore aggiunto: non è strategico usarla ad altri scopi.
Unica eccezione ammessa: se hai tutti, proprio tutti, i requisiti che servono per il lavoro dei tuoi sogni e te ne manca solo uno. Nel qual caso puoi giustificarne la mancanza qui.
Non dimenticare di usare un modello di lettera di presentazione abbinato al CV.
Punti di debolezza nel colloquio: esempi
Se hai compilato il tuo CV seguendo le nostre indicazioni fin qui, non avrai alcun problema, in fase di colloquio, a rispondere alla domanda ‘Quali sono i tuoi punti deboli?’
Se hai ancora qualche dubbio, ecco alcuni esempi per affrontare il discorso rispondendo in modo appropriato alla domanda.
‘Sono una persona molto attenta ai dettagli e talvolta tendo a dedicare troppo tempo a perfezionare i progetti. Per evitare che questo incida sulle scadenze, sto imparando a utilizzare delle tecniche di gestione del tempo, semplici ma molto utili’.
‘In passato per me era un incubo l’idea di parlare in pubblico. Poi ho deciso di iscrivermi a un corso di improvvisazione teatrale, per trasformare la paura in divertimento. Oggi il teatro è il mio passatempo preferito e sul lavoro riesco a gestire le presentazioni con più sicurezza’.
‘Tendo a voler essere presente in ogni fase dei progetti, il che può rallentare il flusso di lavoro. Adottando dei software di project management sono riuscito ad assegnare i compiti in modo più chiaro e a monitorare i progressi senza controllare ogni dettaglio personalmente’.
Un approccio equilibrato, positivo e anche originale
Non tutti sono in grado di riconoscere i propri limiti: chi è in grado di farlo dimostra consapevolezza e maturità.
Includere i punti deboli nel CV non è affatto indispensabile, ma può essere un modo per dimostrare che hai un approccio equilibrato, realmente positivo e anche fuori dal comune, dal momento che sono i punti di forza il focus del curriculum.
Il segreto, per i punti di debolezza, è segnalarli in modo strategico, evidenziando il tuo impegno per migliorarti.
A questo punto, che cosa aspetti a creare o aggiornare il tuo curriculum e la tua lettera di presentazione?
Fonti:
(1) Forbes: 19 Ways To Communicate ‘Weaknesses’ In Job Interviews